Federico Chiesa, verso il Mondiale per Club con la Juventus. Tra rinnovi contrattuali e strategie di mercato, ecco come il club e il giocatore si muovono verso il 2025.
La qualificazione della Juventus al Mondiale per club del 2025, che si terrà negli Stati Uniti con 32 squadre partecipanti, apre nuove prospettive non solo sportive ma anche di mercato. Questo evento potrebbe influenzare significativamente le decisioni relative ai rinnovi contrattuali dei giocatori chiave, tra cui proprio Federico Chiesa, il cui contratto scade nel 2025.
La strategia bianconera
La Juventus sta considerando di estendere il contratto di Chiesa per un altro anno, fino al 2026, per evitare il rischio di perderlo a parametro zero nell’estate del 2025. Questo “accordo ponte” sarebbe vantaggioso per entrambe le parti, consentendo al club di proteggere il proprio investimento e al giocatore di partecipare a un evento di prestigio globale.
La partecipazione al Mondiale per club non solo arricchirà le casse della Juventus con un bonus d’entrata stimato in circa 50 milioni di euro, ma eleverà anche il prestigio del club a livello internazionale. Con soltanto dodici squadre europee qualificate, la Juventus si distinguerà come una delle due rappresentanti italiane, insieme all’Inter, in un contesto dove giganti del calcio come Liverpool, Manchester United e potenzialmente il Barcellona potrebbero restare esclusi.
Chiesa: le ragioni per restare
Nonostante qualche fastidio fisico che ha rallentato Chiesa in questa stagione, i motivi per prolungare la permanenza a Torino sono molti. Oltre alla possibilità di vivere un anno di successi e partecipare a una competizione globale, la strategia di rinnovo proposta potrebbe favorire sia il giocatore che il club. Un accordo fino al 2026 alle stesse condizioni economiche attuali (5 milioni più bonus) sposterebbe eventuali decisioni sul futuro senza la pressione immediata di un addio a zero.
Oltretutto un trasferimento nell’anno del Modiale per club potrebbe togliere a Federico un’opportunità, a meno di essere ingaggiato da una delle big europee che hanno staccato il pass per gli Stati Uniti. Ecco perché l’ipotesi di un prolungamento alla Rabiot, non è affatto esclusa, ne dall’entourage del giocatore, ne dal club, che sarebbe ben felice di trattenerlo alle giuste condizioni.